I SINTOMI DELLA SCLEROSI MULTIPLA: LA TESTIMONIANZA DI SARA
Un’altra storia da raccontare, una nuova testimonianza a lieto fine da scoprire. Incredibili emozioni di vita vissuta e di coraggio nell’affrontare una malattia con la voglia di farcela. La nostra protagonista è Sara, dalla Sardegna, giovane donna alla quale è stata diagnosticata a soli 26 anni la Sclerosi Multipla. Oggi di anni ne ha 29, è incinta, ha una bella famiglia e ci parla di rinascita dopo un intervento che sembra aver cambiato il corso degli eventi, nettamente in positivo. Una storia che inizia con una serie di disturbi che palesano inequivocabilmente i classici sintomi della sclerosi mutlipla. Nel suo caso annebbiamento della vista, insonna, formicolio diffuso alle gambe, mal di testa.
E’ importante capire come è iniziato il tutto, dai primi sintomi alla diagnosi della sclerosi multipla. Ci racconti.
“Ho avuto il primo attacco nel luglio del 2008 con un improvviso calo della vista a un occhio. I medici mi rassicuravano, ma sono convinta che quello sia stato il primo indice che la malattia iniziava il suo sfogo. La ricaduta, più forte, a febbraio 2011 con un nuovo calo della vista. A questo punto la diagnosi è stata insindacabile: mi hanno diagnosticato placche nel cervello e al midollo spinale. E’ seguito il ricovero di una settimana in ospedale e la triste scoperta che si trattava di Sclerosi Multipla. D’altronde avevo solo 26 anni, difficile accettare a quell’età, in cui sei nel bel mezzo della tua gioventù, un peso così gravoso sulle spalle”
Sara, ci parli dei sintomi che hanno caratterizzato la sua malattia.
“Vivevo costantemente vittima di una spossatezza estrema. All’inizio pensavo che derivasse dal fatto che conducevo una vita frenetica e perché lavoravo sotto stress, ma poi ho capito che non erano quelle le cause. Facevo fatica a fare tutto, anche le semplici pulizie di casa. Avevo costanti formicolii alle gambe, mal di testa sempre presente, soffrivo di insonnia, oltre di annebbiamento alla vista. Mi sentivo invalida, pensavo di morire, di non farcela. Ho portato avanti un ciclo di iniezioni tre volte alla settimana che i medici dicevano mi avrebbero aiutato. Invece, personalmente, posso dire che non ho tratto giovamenti”
Come ha scoperto il metodo Zamboni e come ha poi deciso di operarsi di angioplastica alle vene giugulari con il dottor Alessandro Rosa?
“Per motivi di lavoro di mio marito, un vero angelo che mi ha aiutato, accettato nonostante tutto e che non ringrazierò mai abbastanza, ci siamo trasferiti. Nella nuova città, parlando con il medico di famiglia, sono venuta a conoscenza degli interventi condotti dal dottor Alessandro Rosa in merito alla sclerosi multipla, decidendo quasi subito di provare a fare una visita. Ne è risultato che le mie vene giugulari erano occluse, impedendo così il corretto flusso sanguigno. In questo caso era possibile provare l’intervento di angioplastica dilatativa delle vene giugulari. Non dimenticherò mai il giorno: 15 dicembre 2012”.
Ci parli dell’intervento e delle sensazioni che ha provato in quell’occasione e nel post-intervento.
“Sono arrivata in sala operatoria molto agitata, lo devo ammettere, ma tanto fiduciosa. Ho da subito creduto nello Studio Medico Rosa del dottor Alessandro, un medico giovane e pieno di speranze, persona che sa ciò che dice e che mi ha conferito sicurezza. L’intervento è durato un’ora circa in anestesia locale per permettermi di collaborare. Il primo miracolo è successo giù durante l’operazione: “Dottore, ci vedo!”. Il mio occhio destro aveva riacquistato la vista mentre ero ancora “sotto i ferri”, era scomparso l’annebbiamento! In seguito all’intervento, nonostante un iniziale fastidio al collo, sono scomparsi tutti i sintomi. Niente più insonnia, mal di testa, stanchezza, nulla. Una rinascita vera e propria, un’esperienza che vale la pena di essere vissuta, che anche a posteriori posso dire che rifarei”.
Adesso com’è la tua vita, Sara?
“E’ trascorso più di un anno ormai e posso dire di non sentirmi più malata, nonostante la consapevolezza che la Sclerosi Multipla sia una malattia che presenti recidive. Ma oggi ho meno paure di un tempo e maggiore consapevolezza. Ho fatto il controllo a dicembre e le giugulari risultavano perfettamente libere. Ho delle accortezze certamente: non fumo più, conduco una dieta ricca di vitamine, non mi espongo molto ai raggi solari e al grande caldo, ma almeno non prendo più medicine. Ho una marito splendido e tutto quello che sognavo. E posso orgogliosamente dire di essere in procinto di raggiungere un ulteriore traguardo, un sogno che si avvera, un miracolo ancora maggiore per chi come me ha dovuto vedersela con una malattia. Sono incinta di 4 mesi. Dopo l’intervento per me è stata una vera rinascita, a tutti i livelli”
Cosa si sente di dire alle persone che combattono con la malattia ancora oggi?
“La vita toglie tanto ma può regalare ancora di più. Il mio consiglio personale, in base all’esperienza vissuta, è quello di provare comunque e non perdere mai la speranza. La scienza deve andare avanti e noi per primi dobbiamo crederci”.